Concluso con successo il volo di StratoSpera 5

StratoSpera 5 poco prima del lancio

StratoSpera 5 poco prima del lancio

Le previsioni meteo erano rimaste molto sfavorevoli fino all’ultimo. Nonostante il rinvio di un giorno imposto dal maltempo e la pioggia intensa e persistente, siamo riusciti a lanciare il pallone StratoSpera 5 dal consueto campo di Greve in Chianti (FI) verso le 11:47 (10:47 UTC) del 28 ottobre 2012. Il volo si è concluso con successo dopo avere raggiunto la stratosfera a una quota massima di 15.750 m.

Dopo la separazione dal pallone, comandata dal computer di bordo per il superamento della distanza massima oltre una zona di recupero favorevole, la gondola con il carico di strumenti è scesa appesa al paracadute atterrando poco più di un’ora dopo il lancio a Mordano (BO), non lontano da Imola. La gondola con il paracadute si è fermata su un albero nel giardino di una villetta.

Il segnalatore acustico per la localizzazione di cui è dotata la gondola ha attirato l’attenzione di una signora residente nella villetta che, come chiesto nelle istruzioni sull’involucro, ha chiamato il nostro numero segnalandoci il ritrovamento. Verso le 15:15 (14:15 UTC) ci è stato finalmente consegnato il prezioso carico dalla signora e dai suoi famigliari, che abbiamo voluto ringraziare con un piccolo dono.

Le nubi viste da una quota di 9.445 m

Le nubi viste da una quota di 9.445 m

Le nubi viste da una quota di 11.200 m

Le nubi viste da una quota di 11.200 m

Le nubi viste da 8.670 m

Le nubi viste da 8.670 m

Il maltempo si è rivelato un’opportunità per vedere un aspetto diverso dell’Italia dall’alto. I palloni precedenti avevano volato mentre l’Italia centrale era in gran parte libera dalle nuvole. StratoSpera 5, invece, ha fotografato la bellezza dell’estesa copertura nuvolosa. Iniziamo ad ammirarla con le prime immagini della fotocamera di bordo che vi mostriamo. Sono state elaborando regolando i livelli di colore e ruotandole.

Per condividere con un pubblico più ampio l’avventura di StratoSpera 5 avevamo organizzato con Scientificast un evento speciale al Festival della Scienza 2012. A Genova avete ascoltato in diretta con entusiasmo il racconto e le emozioni della missione e visto materiale sulle attività del progetto.

I visitatori del Festival della Scienza seguono il volo di StratoSpera 5

I visitatori del Festival della Scienza seguono il volo di StratoSpera 5

L'albero su cui è atterrata la gondola. A destra Francesco Bonomi e il paracadute.

L’albero su cui è atterrata la gondola. A destra Francesco Bonomi e il paracadute.

Ringraziamo gli amici di Scientificast, i visitatori della nostra postazione a Genova, e chi ci ha seguito e incoraggiato online.

Continuate a seguirci qui, pubblicheremo altre suggestive immagini del volo di StratoSpera 5.

Paolo Amoroso

Divulgatore dell'astronomia e dello spazio appassionato di scienza e tecnologia

16 Risposte

  1. Andy War ha detto:

    Seguo sempre i vostri voli. Vorrei sapere se è possibile avere una camera rivolta a perpendicolo verso il basso. Se non sbaglio in un precedente volo ne avevate una rivolta verso l’alto, per controllare lo sgancio.

  2. Luca ha detto:

    Ragazzi complimenti per la missione riuscita!!
    Ho letto che avete usato un segnalatore acustico per attirare l’attenzione dei passanti! Che tipo di segnalatore avete usato? E come avete fatto ad attivarlo a distanza? Siete grandissimi! Bravi ancora

  3. Francesco Sacchi ha detto:

    Il segnalatore non è altro che un cicalino piezoelettrico, un beeper dal tono molto acuto e con una discreta potenza sonora che è pensato appositamente per attrarre l’attenzione. E’ anche utile per ritrovare il payload quando cade in zone con vegetazione molto fitta. La sua attivazione è comandata automaticamente dal computer di bordo al momento dell’atterraggio.

  4. Luca ha detto:

    Interessante… Certamente per noi neofiti sarà impossibile utilizzare un computer di bordo, quindi bisognerà inventare qualche astuzia per far si che questo segnalatore possa attivarsi al momento dell’atterraggio… uhm…

  5. Francesco Sacchi ha detto:

    Se avete batterie a sufficienza potete anche semplicemente accenderlo al momento del lancio.

  6. Francesco Sacchi ha detto:

    @Andy Certo, è possibile posizionare una camera in qualunque direzione.

    La nostra gondola è inclinata di 23° verso il basso, in modo da riprendere più terra nelle foto e nei filmati.

  7. Luca ha detto:

    Si credo che sarà l’unico modo… sperando ovviamente che vada a cadere in un centro abitato…

  8. Francesco Sacchi ha detto:

    Di solito noi facciamo in modo di non cadere su centri abitati, è bene sempre evitare possibili incidenti. La sicurezza prima di tutto!

  9. Luca ha detto:

    Si si certo mi pare ovvio che la sicurezza sia al primo posto.. intendevo dire speriamo che cada in un luogo che non sia montuoso in modo che il segnalatore acustico attiri l’attenzione di qualcuno. Per quanto riguarda il sito http://habhub.org/predict/ secondo voi quanto è preciso? Solitamente di quanto può sbagliare in termini di km? oramai è circa un mese che teniamo sotto controllo i venti e apparentemente sembra essere corretto anche rispetto alle previsioni meteo che danno in TV…

  10. Francesco Sacchi ha detto:

    Le previsioni di habhub sono precise se i dati in ingresso sono precisi. Mi spiego meglio: a livello di modello atmosferico, se la previsione viene fatta a ridosso del lancio, la precisione di atterraggio è dell’ordine di qualche km. Il problema è fornire al previsore i dati di velocità ascensionale, quota di scoppio e velocità di caduta giusti. Se avete un computer di bordo con cutoff come il nostro potete determinare la quota di taglio, me per le velocità di ascesa/caduta è più difficile avere dati precisi; differenze di un 20-30% sono comuni e possono far spostare la previsione anche di 20/30km a seconda della velocità del vento in quota.

  11. Francesco Sacchi ha detto:

    Aggiungo per fare un esempio: nel volo di stsp5 c’è stata una differenza del -17% sulla velocità di salita effettiva rispetto alla stima e del +50% sulla velocità di caduta, sempre rispetto alla stima.
    Questo ha portato allo spostamento del punto di atterraggio di circa 15km verso nord.

  12. Francesco Sacchi ha detto:

    Argh, ho sbagliato a fare i conti: la differenza sulla velocità di discesa rispetto alla stima era di solo -9% e non +50% come indicato.

  13. Luca ha detto:

    Beh si dai… l’importante è che cmq in modo approssimativo la previsione sia corretta…
    Per quanto riguarda la discesa del payload abbiamo gia testato il paracadute collegandoci un peso uguale a quello del nostro payload ed effettivamente lanciandolo da una finestra di un appartamento alta circa 6 metri da terra, abbiamo constatato che questo ha toccato terra in poco piu di un secondo… quindi per il discorso “5 m\s in discesa” dovremmo esserci… il problema e’ giustamente come calcolare i metri al sec in ascesa e la quota di scoppio… Noi avremmo intenzione di utilizzare un pallone Kaymont da 800 gr
    (il peso approssimativo del payload e’ di circa 500 gr)…

  14. Francesco Sacchi ha detto:

    Mi sembra che abbiate ancora parecchie incognite ed approssimazioni, io cercherei di raffinare un po’ prima di lanciare onde minimizzare i rischi. Per la velocità di discesa dovreste fare dei test cadendo da più in alto. Per la velocità di salita/quota di scoppio potete dare un’occhiata qui:
    http://www.cusf.co.uk/calc/

    Per adesso vi facciamo un in bocca al lupo e mi raccomando, non lanciate senza NOTAM!

  15. Luca ha detto:

    Grazie infinite gia avevamo dato un occhiata al calcolatore dello scoppio 😉 Ovviamente senza Notam non lancieremo assolutamente. La sicurezza prima di tutto. E devo dire che siamo stati fortunati in quanto il responsabile dell’ufficio enac ci ha confermato che basta fare la richiesta con una settimana di anticipo e non 45 giorni! Speriamo in bene! Grazie intanto!

  16. Antonino ha detto:

    Ciao,
    complimenti per tutto quello che fate, p davvero apprezzabile il vostro lavoro. Volevo chiedervi una info tecnica, ma dopo che il pallone viene gonfiato con l’elio come chiudete il pallone per evitare che l’elio fuoriesca? con un filo o con il classico nodo che si fa anche ai palloncini ad aria?